Un aiuto che va oltre il pacco alimentare
Ogni settimana, decine di famiglie varcano la soglia della Caritas della Parrocchia Santi Fabiano e Venanzio, non solo per ricevere un pacco alimentare, ma per trovare ascolto, comprensione e supporto. Dietro questa realtà c’è l’impegno di Don Danilo diacono e dei volontari, che vedono nell’aiuto materiale il primo passo verso un obiettivo più grande: restituire dignità e autonomia a chi si trova in difficoltà.
Un aiuto concreto e un obiettivo di autonomia
“Abbiamo una Caritas parrocchiale con molti volontari. Aiutiamo le famiglie che si rivolgono a noi in prima emergenza con il pacco alimentare che distribuiamo ogni settimana," spiega Padre Danilo. Tuttavia, l’aiuto non si ferma al sostegno immediato: "Passando per un ascolto attento, abbiamo come obiettivo quello di riportare le persone a ritrovare l’autonomia, aiutandole a ritrovare il lavoro, accedere ai propri diritti sociali. Nel caso di stranieri, li accompagniamo nel regolarizzare i documenti, imparare l’italiano e accedere alle cure sanitarie.”
Il pacco alimentare è un primo passo: da lì partono nuove opportunità per chi aveva perso fiducia, grazie al supporto di una comunità che non si tira mai indietro.
Un’alleanza nata in un momento difficile
La collaborazione con Banco Alimentare del Lazio è iniziata in un periodo particolarmente complesso, come ricorda Padre Danilo: “Abbiamo cominciato a collaborare con il Banco Alimentare al termine dell’emergenza Covid, un momento molto difficile in cui il numero delle famiglie che chiedevano aiuto non era diminuito, ma molti degli aiuti messi in campo in quel periodo erano venuti meno. Il Banco, provvidenzialmente, ha cominciato ad aiutarci, integrando gli aiuti dei parrocchiani e del quartiere.”
Una rete di solidarietà che sostiene oltre 250 persone
Ogni mese, i prodotti alimentari ricevuti dal Banco permettono alla parrocchia di sostenere 90 nuclei familiari, per un totale di oltre 250 persone tra adulti, bambini e anziani. “Questa rete ci permette di aiutare efficacemente tutte le famiglie che si rivolgono a noi,” spiega Padre Danilo. Gli alimenti donati si uniscono a quelli raccolti dai parrocchiani e dal mercato rionale, costruendo una catena di solidarietà che parte dal quartiere e arriva alle persone che ne hanno più bisogno.
Ricordi felici e un messaggio di speranza
Tra i momenti più belli legati alla collaborazione con Banco Alimentare, Padre Danilo ricorda con gioia il periodo delle festività: “A Natale e a Pasqua riusciamo a far avere, in particolare ai bambini, anche i dolci tipici delle festività. Aggiungo lo spirito di collaborazione e di amicizia che viviamo nel rapportarci con tutti gli operatori del Banco.”
Ma sono i sorrisi delle persone a dare un senso profondo a questo lavoro: “I sorrisi dei bambini quando ricevono dolci e merendine, quelli dei loro genitori quando ritrovano la speranza e la forza di ritrovare l’autonomia. Il fatto che tra i molti volontari che ci aiutano abbiamo anche persone assistite che si mettono a disposizione. La testimonianza di tanta solidarietà, spesso silenziosa, ma ben presente nella nostra società.”
Ogni gesto di Padre Danilo e della sua comunità ci ricorda che dietro ogni pacco alimentare distribuito c’è più di un semplice aiuto materiale, ma un percorso per ricostruire vite.