Siticibo: un ponte tra eccedenze e bisogno nel Fabrianese e Vallesina
Siticibo rappresenta un progetto cardine all'interno dell'impegno del Banco Alimentare Marche, un servizio che incarna il significato più profondo del recupero solidale, dimostrando come anche piccole azioni possano generare un impatto concreto e duraturo.
Nato con l'obiettivo di combattere lo spreco alimentare, Siticibo recupera cibo fresco e invenduto, spesso eccedente nei supermercati, e lo redistribuisce tempestivamente a strutture caritative, contribuendo così alla lotta contro la povertà alimentare.
Un modello di economia circolare che nel 2024, il Banco Alimentare Marche è riuscito ad ampliare, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano, nel territorio del Fabrianese e della Vallesina.
La Fondazione ha sostenuto l'avvio di questa attività, riconoscendo nelle sfide dell'oggi il bene per l'ambiente, il rispetto per i più fragili e la lungimiranza di tali pratiche con uno sguardo della virtuosità del messaggio educativo che il progetto promuove.
In meno di un anno, sono stati recuperati oltre 10.000 kg di cibo presso sei grandi supermercati aderenti al programma (L’Abbondanza di Cerreto, Jesi, Monte Roberto e Lidl di Jesi e Fabriano). Il cibo è stato distribuito grazie al coinvolgimento di sei enti caritativi attivi nell’area che va da Jesi a Fabriano. Un coordinamento efficiente ha permesso di far arrivare questo prezioso aiuto alle famiglie in difficoltà.
Un risultato che non si limita al valore sociale, ma si estende a quello ambientale, grazie alla riduzione dello spreco e al supporto offerto a chi ne ha più bisogno. Infatti, evitando che il cibo finisca in discarica, sono stati risparmiati oltre 30.000 kg di CO₂, (indicazione basata sulle stime della FAO relative alle emissioni per ogni chilogrammo di cibo sprecato).
Un impatto che va oltre il cibo, perché il valore del programma Siticibo risiede nel forte impatto sociale espresso attraverso l’aiuto diretto a chi è in difficoltà, e nell’educazione a una gestione responsabile delle risorse alimentari. Siticibo insegna che il cibo non è solo un bene materiale, ma anche un veicolo di solidarietà, una risorsa preziosa che deve essere valorizzata. Ogni eccedenza recuperata diventa una risposta concreta a un bisogno, trasformando un potenziale spreco in un gesto di cura e attenzione verso i più fragili.
L’iniziativa è anche un esempio virtuoso di economia circolare, un modello che unisce sostenibilità ambientale e sociale. Il cibo recuperato, infatti, non solo sfama chi ne ha bisogno, ma riduce l’impatto ecologico dello spreco alimentare, contribuendo a un futuro più sostenibile per tutti.
Il valore della cooperazione grazie alla collaborazione tra il Banco Alimentare Marche, i sei supermercati aderenti, gli enti caritativi che hanno assicurato una distribuzione efficiente, e il prezioso supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano.
La loro sinergia ha consolidato una rete che non solo recupera cibo, ma crea un sistema di solidarietà con un impatto diretto e duraturo sulle comunità locali. Il loro contributo ha permesso di rafforzare un sistema che non si limita a distribuire cibo, ma crea una rete di solidarietà e inclusione, portando un beneficio tangibile alle comunità locali.
Questo programma dimostra che unire forze diverse è la chiave per generare un cambiamento positivo e duraturo. Lavorare per ampliare una rete di soggetti competenti, coinvolgendo nuovi partner e territori, può rispondere in maniera sempre più efficace ai bisogni delle persone più fragili. Ogni gesto, per quanto piccolo, rappresenta un passo verso un cambiamento significativo.
Si ringrazia:
Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana per aver creduto e sostenuto il progetto.