Presentazione del Bilancio Sociale 2014 del Banco Alimentare del Piemonte
Al centro delle relazioni di tutti i relatori, la dignità del cibo e delle persone che è anche il titolo del rendiconto 2014 del Banco.
Si parte dalle parole di Papa Francesco: "Distribuire eccedenze a chi ha bisogno è ridare dignità al cibo".
Un concetto ripreso anche dalla Carta di Milano in cui si legge: "Consideriamo violazione della dignità umana il mancato accesso al cibo".
I numeri del 2014 raccontano di oltre 5mila tonnellate raccolte e distribuite a più di 120mila persone, più del 48% di coloro che, in Piemonte, si trovano in condizione di povertà, grazie a una rete di 598 associazioni sul territorio.
Il valore totale degli alimenti raccolti supera i 15 milioni di euro, per un totale di oltre 10 milioni di pasti equivalenti. Per il 2015 l'obiettivo è di crescere ancora, incrementando la raccolta del 20%.
Per Tiziana Ciampolini della Caritas è auspicabile la costruzione di una rete che porti a interventi durevoli è strutturati contro la povertà, mentre per Luca Battaglio di Battaglio SpA esistono ancora grandi quantità di cibo da recuperare che possono essere distribuite: da qui l'invito alle aziende a iniziare una seria attività di raccolta delle eccedenze e di collaborazione con il Banco Alimentare.
Ancora la dignità al centro dell'intervento di Bruno Ferragatta di Terza Settimana Onlus che realizza diversi progetti di empori solidali: offrire la possibilità di fare la spesa, anche a costo simbolico, in un emporio gestito da volontari significa restituire orgoglio e dignità anziché semplice assistenzialismo.
Alle istituzioni sono state riservate le conclusioni: per il Vice Sindaco di Torino Elide Tisi è fondamentale la Responsabilità Sociale di Impresa nel reperire risorse aggiuntive oltre a quelle messe in campo dalle istituzioni.
Per l'Assessore al Welfare della Regione Piemonte, Augusto Ferrari, il sistema socio-assistenziale deve fronteggiare povertà nuove e sommerse ed è ancora spezzettato e frammentario: manca uno strumento di contrasto al rischio della povertà che intervenga prima che le persone e le famiglie varchino la soglia: servirebbero più risorse, oltre 1 miliardo di euro, a fronte di una dotazione attuale di circa 380 milioni.
La programmazione della Regione contro la povertà sarà integrata per 4 aspetti: sostegno al reddito, progetti di reinserimento lavorativo, edilizia sociale, raccolta e redistribuzione alimenti. In questo ambito l'Assessore prevede la partecipazione degli enti caritativi e del Volontariato.
In conclusione dell'evento, il grande evento di #colletta15 con la consegna dei pettorali ai relatori.