Che cos'è
Accanto all’attività quotidiana, ogni anno, a fine novembre, Fondazione Banco Alimentare organizza e coordina la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, attraverso il coinvolgimento delle Organizzazioni Banco Alimentare regionali.
L’iniziativa prevede la presenza di volontari presso i Punti Vendita aderenti della Grande Distribuzione Organizzata che invitano centinaia di migliaia di persone che vanno a fare la spesa a donare una parte della propria spesa per le persone in difficoltà.
L’obiettivo di questo evento è sensibilizzare la società civile sul problema della povertà, richiamando ai concetti di condivisione, gratuità e carità e raccogliere alimenti attraverso le donazioni delle persone che vi partecipano secondo il principio educativo “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.
La storia
[…] Infatti, a ottobre 1995, in occasione di una riunione a Parigi della European Food Banks Federation, io e Mario Amati (amico da anni e che decise di aiutarmi perché da poco in pensione) venimmo a conoscenza, dai colleghi delle Fédération Francaise des Banques Alimentarires, di un’iniziativa denominata “Collecte Alimentaire Nationale”, che organizzavano ogni anno, l’ultimo sabato di novembre. Non potevamo ritornare il mese dopo per vedere come avveniva nel concreto e così aspettammo un anno. Arrivò il 30 novembre del ‘96 e con molta curiosità ritornammo a Parigi. Rimanemmo molto colpiti dal gesto: in uno dei templi del consumo – era un enorme ipermercato – delle persone di ogni età, ceto, razza e appartenenza invitavano ad acquistare una spesa in più da donare ai poveri. Rimanemmo stupiti dall’estrema semplicità del gesto ma allo stesso tempo anche dalla “forza” che ogni incontro generava. Meglio di qualsiasi altro strumento di comunicazione esprimeva il nostro desiderio: incontrare la gente, raccontare chi eravamo e proporre un gesto concreto possibile a tutti per dare un contributo a un grave problema. Tornati a casa ci mettemmo al lavoro per organizzare la nostra prima “Giornata Nazionale Colletta Alimentare”. […] Sta di fatto che il 29 novembre 1997 vide la luce la prima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Eravamo dei “dilettanti allo sbaraglio” ma subito andò oltre ogni nostra immaginazione: 1.500 tonnellate di cibo raccolte grazie all’eroico aiuto di un paio di decine di migliaia di volontari. […] A ogni Giornata della Colletta Alimentare mi ritorna alla mente la riunione del ‘94, l’ottimismo del cav. Fossati, che circa sedici anni dopo abbiamo persino superato, e l’intuizione di don Giussani che vedeva nel Banco Alimentare un’espressione in cui chiunque poteva partecipare e compiere un gesto semplice di carità.”
[Marco Lucchini in Don Gius: storie di un incontro e di vite cambiate, Lindau, 2022, pp. 122-23]
Condividere i bisogni per condividere il senso della vita
I poveri hanno ancora molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro. […]
[Occorre] un cuore umile, che abbia il coraggio di diventare mendicante. Un cuore pronto a riconoscersi povero e bisognoso. Esiste, infatti, una corrispondenza tra povertà, umiltà e fiducia. […]
Non dimentichiamo di custodire «i piccoli particolari dell’amore»: fermarsi, avvicinarsi, dare un po’ di attenzione, un sorriso, una carezza, una parola di conforto... Questi gesti non si improvvisano; richiedono, piuttosto, una fedeltà quotidiana, spesso nascosta e silenziosa, ma resa forte dalla preghiera. […]
Se la preghiera non si traduce in agire concreto è vana; infatti «la fede senza le opere è morta». Tuttavia, la carità senza preghiera rischia di diventare filantropia che presto si esaurisce.
Papa Francesco, Messaggio per la VIII Giornata Mondiale dei Poveri